venerdì 19 aprile 2013

CARLO BADIA E L'ARTE (Racconto breve del 1984)



L'arte  attendeva al varco  Carlo Badìa con la pazienza maligna di una pianta carnivora. Come la città, che mai lo aveva incluso nel suo grembo . O come il paese, che lo aveva costretto a una fuga precipitosa. Anche Luigi, amico d'infanzia, era caduto nella rete del tradimento, la sua bella era scomparsa nel traffico impietoso della città.
 Ti vedo cittadina,
 contadina dai piedi scalzi.
Il tuo abbandono aumenta
la mia inerzia, il tremore
delle mie mani callose.
  ( Luigi)
 Carlo mitizzava la più semplice delle sue azioni, ostinandosi a celebrare se stesso. Solo un avvenimento eccezionale lo poteva distrarre dalla rupe, dai suoi famelici abissi.

giovedì 11 aprile 2013

Trasformiamo il mondo degli anziani non in un esercito di reietti ma in strenui difensori della natura, diamo loro il privilegio, per dirla con V. Shiva, di correre “nella foresta ad abbracciare i tronchi che i tagliatori stanno per abbattere".


Le ultime proiezioni demografiche mostrano che un po’ tutta la popolazione mondiale sta invecchiando. Infatti, tranne i soliti paesi (Africa, Cina, Asia) che producono figli senza curarsi- almeno per ora- delle teorie di Malthus, il resto delle nazioni, specie quelle europee, viaggiano verso la crescita zero,  che non lascia ben sperare per il futuro.